Emozioni: la vita a colori

Dall’enciclopedia Treccani:

Emozione: Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte periferiche regolate dal sistema nervoso autonomo, reazioni ormonali ed elettrocorticali), comportamenti ‘espressivi’ (postura e movimenti del corpo, emissioni vocali).

Conosciamole meglio insieme.

Le emozioni sono “la componente soggettiva, la sensazione affettiva che accompagna la condotta di un individuo” [1].

Grazie agli studi condotti da Darwin, le emozioni si sono viste riconoscere una funzione molto importante per l’uomo: quella adattiva.

Le emozioni, infatti, sono alleate della sopravvivenza della specie, nel nostro caso dell’uomo.

Le emozioni codeterminano il comportamento (sia umano sia animale) e la loro comunicazione (verbale e non verbale) produce effetti sia sul soggetto sia sull’ambiente.” [1]

Nel 1924 Watson identificò tre emozioni che sono già presenti nel neonato: paura, rabbia e amore.

Su questa linea innata delle emozioni, ritroviamo anche le parole e le tesi di Darwin del 1872. Nel libro “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”, Darwin afferma che la struttura delle emozioni sia innata e collegata strettamente alla specie di appartenenza.

La modulazione dell’espressione emotiva invece, non è dipendente dalla specie a cui si appartiene, ma dipende dalla cultura di appartenenza e alla sua trasmissione.

Ma cosa sono e quali sono le emozioni primarie?

Paul Ekman, padre della “teoria neuroculturale”, verso la fine degli anni ‘50 ha condotto uno studio sulle espressioni facciali e sui movimenti e comportamenti corporei.

A questo lavoro di ricerca ne seguirono altri:

  • quello iniziato nel 1967 in Papua Nuova Guinea, il quale si poneva l’obiettivo di indagare il comportamento non verbale della tribù Fore;
  • quello condotto in una regione dell’Indonesia con il gruppo etnico dei Dani.

Da tutti questi lavori Ekman giunse alla conclusione che esistano emozioni universali, rintracciabili in tutte le culture (anche in quelle non-letterate) e che proprio per questo possono essere chiamate Emozioni primarie.

Le Emozioni primarie sono:

  • Rabbia
  • Paura
  • Tristezza
  • Felicità
  • Sorpresa
  • Disgusto

Successivamente Ekman individuò altre emozioni definendole secondarie:

  • Divertimento
  • Disprezzo
  • Contentezza
  • Imbarazzo
  • Eccitazione
  • Colpa
  • Orgoglio dei successi
  • Sollievo
  • Soddisfazione
  • Piacere sensoriale
  • Vergogna

Lo studio Californiano

Partendo dall’idea che l’essere umano possa esperire molte più emozioni di quelle individuate da Ekman, uno studio Californiano è giunto all’individuazione di ben 27 emozioni umane.

Lo studio ha coinvolto più di 800 volontari (sia uomini che donne) di cui sono state esaminate le reazioni emotive di fronte alla visione di brevi video.

Analizzando tutte le risposte emotive, individuando la presenza di diverse categorie emotive, il gruppo di ricercatori guidati da Alan S. Cowen e Dacher Keltner, hanno individuato ben 27 emozioni:

  • Ansia
  • Soggezione
  • Imbarazzo
  • Noia
  • Calma
  • Confusione
  • Desiderio
  • Disgusto
  • Dolore Empatico
  • Estasi
  • Invidia
  • Eccitazione
  • Paura
  • Orrore
  • Interessamento
  • Gioia
  • Nostalgia
  • Amore
  • Tristezza
  • Soddisfazione
  • Desiderio Sessuale
  • Simpatia
  • Trionfo.

“L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni; e così noi vediamo magia e bellezza in loro, ma, in realtà, magia e bellezza sono in noi.”

– Khalil Gibran

[1] Canestrari R., Godino A., “La Psicologia Scientifica. Nuovo trattato di psicologia”

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.